Libro romanzo storico Defixiones

«In realtà, non c’è nessun male che non abbia qualcosa di buono» Cit Plinio il Vecchio

Un romanzo storico di un'ironia pungente, ambientato nella città di Pompei ancora all'apice del suo splendore. L'autrice nel suo libro prende spunto da reperti archeologici, antiche epigrafi greche e romane usate come «maledizioni», per propiziarsi gli dei e augurare la cattiva sorte ai propri nemici. Pur riferendosi a un passato ormai sepolto, il divertimento per il lettore sta nel ritrovarsi in un meccanismo ancora vivo nell'animo umano: chi infatti non ha mai desiderato maledire una persona "scomoda", nella propria vita?

L'avvincente trama, pur ripercorrendo episodi storici di grande interesse e con aneddoti poco conosciuti, ha una struttura intrisa di suspense, arrivando anche a tingersi di giallo. D'altronde, quando ci si addentra nel campo della magia e del mistero, qualcosa di particolare può sempre accadere, nel bene o nel male.

 

  

L'autrice di Defixiones Libro Romanzo Storico ed Armando Curcio Editore

Marinella Gagliardi Santi scrittrice e docente, si è laureata in Lettere classiche con una tesi in epigrafia greca sulla magia. Appassionata ai misteri del passato, in questo libro ha riportato in auge l'antico mondo delle colonie romane e l'ambiente equivoco e pericoloso delle gare dei cocchi. Il suo stile sagace offre una lettura immediata, vivace ed ironica. E' al suo secondo lavoro, dopo il successo di "Non comprate quella barca". 

www.noncompratequellabarca.it

 

L'Editore del libro "Defixiones" Romanzo Storico

  

Gruppo Armando Curcio Editore S.p.A.

 via della Rustica 117 - 00155 Roma

Tel: 06 22799669 fax: 06 22796789 - libreria@curcioeditore.it

 

Recensioni Libro Defixiones

 

La Armando Curcio Editore ha dato vita alla nuova collana New Minds, che pubblicherà romanzi di sentimento, storici, fantasy, thriller e anche manuali o saggi che la casa editrice definisce "di altissimo livello, selezionati tra gli autori esordienti più brillanti". Sono volumi proposti in una veste editoriale di pregio e a un prezzo molto accessibile: 9,90 euro.

Nella collana viene pubblicato in questi giorni pre-natalizi un romanzo che possiamo definire un fantasy storico dal titolo Defixiones (2012) della scrittrice Marinella Gagliardi Santi.

Il sottotitolo del volume da una chiara indicazione di una parte del contenuto del volume: “il mistero delle tavolette magiche”. La scrittrice è laureata in lettere classiche e nella sua tesi ha trattato proprio l’argomento delle tavolette magiche.

Protagonisti del omanzo sono il famoso mago Pitone e la famiglia, nativa di Pompei, di Publio, la moglie Sibilla e i loro tre figli Lucio, Gaio e il più grande Licinio che già accompagna il padre sulla nave di proprietà della famiglia.  Publio trasporta merci da Pompei alle varie città greche e viceversa. Sono traversate pericolose per la presenza di pirati e per le tempeste improvvise.

Il mago Pitone a suo tempo ha seguito l’esercito di Vespasiano in Egitto, lì è stato ferito ma ha avuto modo di imparare la magia egizia dai maghi locali.

Poi è tornato a Pompei con una cassa piena di papiri contenenti invocazioni verso i potenti dei del luogo, una moglie egiziana e fama di grande mago, abilissimo a preparare le famose tavolette delle maledizioni conosciute appunto come Defixiones. Inoltre è conosciuto come abile preparatore di intrugli con i quali cura le più svariate malattie.

Le Defixiones erano tavolette di piombo (molte delle quali sono state ritrovate negli scavi di Pompei) dove il mago circondava il nome della persona avversa al suo cliente con le maledizioni più appropriate e la richiesta di intervento degli dei o demoni più consoni alla richiesta. Ovviamente potevano esserci anche richieste di legare in amore una persona.

Tra vicende varie, amori possibili e impossibili, gare di bighe e molto altro si arriverà poi alla fuga di tutta la famiglia verso la Grecia per salvarsi dalla famosa eruzione.

Recensione Libro Defixiones a cura di Nunzia Esposito

Pubblicato da Curcio nel 2012 e nato dalla penna di una docente di storia, “Defixiones. Il mistero delle tavolette magiche” è un romanzo che esce da quelli che sono gli schemi ultimamente in voga tra i generi letterari.
La Gagliardi Santi, infatti, ci accompagna per mano nel mondo della Pompei qualche tempo prima che la lava del Vesuvio ne immortalasse gli ultimi respiri. Una Pompei colorata, calda e pullulante di vita. I protagonisti, anzi, le protagoniste principali sono le Defixiones, ovvero delle tavolette sulle quali veniva incisa una particolare maledizione o richiesta per gli dei, affinché questi la accontentassero. E sono proprio Pitone e Meicolo (maestro e apprendista) i primi personaggi che conosciamo di questo romanzo. Grazie a loro scopriamo che i clienti di Pitone per chiedere una maledizione usavano presentarsi solo di notte, per evitare di essere visti. Scopriamo che a incidere le maledizioni sulle tavolette è Meicolo, che poi nelle notti di luna piena, insieme a Pitone, si reca alla necropoli per invocare gli dei e depositare le tavolette nel sarcofago di qualche giovane o giovincella morto precocemente, di modo che l’anima del defunto possa fare da tramite con gli dei coinvolti. Conosciamo i commerci di statue e arredi dalla Grecia a Pompei, grazie a Publio e a suo figlio Licinio, che incontriamo nel loro viaggio di rientro a Pompei: l’uno ansioso di riabbracciare il resto della famiglia, l’altro malinconico al pensiero di aver lasciato il suo primo amore - Timasò, un’affascinante donna greca - in Grecia. Dello stesso avviso è il giovane Demade, un auriga, ovvero quello che oggi definiremmo un "pilota" di quadriga, dedito alle gare in Grecia, ma costretto a fuggire (e a lasciare il suo amore, di qui la malinconia) a causa dei grossi debiti contratti in territorio greco. Questi e una serie di altri personaggi, oltre ai clienti di Pitone, fanno da sfondo a quello che possiamo definire il "viaggio" delle tavolette magiche.

A questi personaggi e alle loro avventure fa da cornice un perfetto affresco dei costumi dell’epoca: la festa dei Floralia, i banchetti che vedevano gli uomini distesi sul triclinio e le donne semplicemente sedute sulle sedie. Oppure il teatro, un mondo ancora ad uso esclusivo degli uomini, tant’è vero che a sentir parlare di una donna che recita a teatro in mezzo agli uomini qualcuno inorridisce.

 
Non mancano le situazioni comiche come quelle che vedono protagonisti Meicolo e Pitone. Nonostante tutto non possiamo dimenticare che Pompei restava, come altre città dell’epoca e come molte città ai giorni nostri, un luogo con i suoi pregi e i suoi difetti, coi suoi problemi, la corruzione, i furti, il gioco d’azzardo, la prostituzione, i tradimenti e molte altre caratteristiche note ancora oggi. “Defixiones” ci porta a riflettere su un mondo lontano eppure così vicino, a comprendere, a conoscere lati che nemmeno immaginavamo dell’epoca (e chi meglio di una docente di storia poteva spiegarci e prospettarci un affresco così chiaro, così vivido che sembra essere ancora così vivo e attuale?)

Un bel tuffo nel passato che può arricchirvi di conoscenze, all’insegna dell’ironia, gli intrighi e una buona dose di usi e cultura dell’epoca che sembra possano spiegarci il presente che stiamo ancora vivendo.

La quarta di copertina

Un romanzo storico di un'ironia pungente, ambientato nella città di Pompei ancora all'apice del suo splendore. L'autrice prende spunto da reperti archeologici, antiche epigrafi greche e romane usate come "maledizioni", per propiziarsi gli dei e augurare la cattiva sorte ai propri nemici. Pur riferendosi a un passato ormai sepolto, il divertimento per il lettore sta nel ritrovarsi in un meccanismo ancora vivo nell'animo umano: chi infatti non ha mai desiderato maledire una persona "scomoda", nella propria vita? L'avvincente trama, pur ripercorrendo episodi storici di grande interesse e con aneddoti poco conosciuti, ha una struttura intrisa di suspense, arrivando anche a tingersi di giallo. D'altronde, quando ci si addentra nel campo della magia e del mistero, qualcosa di particolare può sempre accadere, nel bene o nel male.

Marinella Gagliardi Santi, Defixiones (2012)

Armando Curcio Editore, collana New Minds, pagg. 314, euro 9,90

ISBN 978-88-97508-36-6

Autore scheda : Pino Cottogni -

Libro giallo nell’antica Roma e dintorni

Fonte http://librilibri.com/slide/gialli-nellantica-roma-e-dintorni/

Laurence Alma Tadema, Non a casa (1879).

Quello del giallo storico è un genere che ha cominciato a prendere piede negli anni Settanta e sembra non annoiare mai i lettori, ma anzi avvicinare anche il pubblico dei «non addetti»: quelli, per capirci, che non comprerebbero mai un libro della Christie o di Simenon, che non sanno chi sia Jessica Fletcher e cambiano canale all’ennesima replica del tenente Colombo.
Il merito di questo successo va senza dubbio alla capacità degli autori di far rivivere le suggestioni di un’epoca passata, elemento che indubbiamente accresce il mistero e la suspense. Così sugli scaffali delle librerie vediamo affiancate intere saghe sulle indagini di detective – che possono anche essere personaggi storici, ma che la storia non ci ha mai presentato sotto queste vesti – alle prese con i più disparati casi di cronaca nera. Personaggi ai quali i lettori si sono ormai affezionati come ai detective dei più classici tra i gialli.
Gialli storici sono stati ambientati in tutte le epoche, in particolare il medioevo; non fa eccezione l’antica Roma. E, a proposito di delitti – anzi, scelera – sullo sfondo dell’Urbe, non si può non citare Danila Comastri Montanari, la scrittrice bolognese che ha dato vita a Publio Aurelio Stazio. L’affascinante senatore, amico dell’imperatore Claudio, un po’ per circostanza e un po’ per curiosità innata si trova a indagare su delitti che di volta in volta insanguinano la città (davvero non pochi, all’epoca). Un personaggio a cui l’autrice ha saputo dare grande spessore: non è certo difficile affezionarsi a lui come anche allo scaltro liberto Castore e alla simpatica figura dell’amica Pomponia, pettegola ma generosa matrona romana. La serie di Publio Aurelio. Un investigatore nell’antica Roma, pubblicata da Hobby & Work e da Mondadori, di cui il primo volume è uscito nel 1990, è ormai giunta al sedicesimo episodio (Tabula rasa, 2011).
Di recente uscita, Defixiones. Il mistero delle tavolette magiche (Curcio, 2012), dell’archeologa Marinella Gagliardi Santi. In questo libro le defixiones – tavolette di bronzo su cui gli antichi scrivevano le più varie maledizioni contro i propri nemici personali, ritrovate in grande quantità in Magna Grecia – sono l’argomento attorno cui ruota un giallo dalla trama avvincente, che ripercorre episodi storici di grande interesse con aneddoti poco conosciuti e uno sguardo alla vita quotidiana del tempo.
Spostandoci nel mondo anglosassone, non possiamo non citare il lavoro di Robert Harris Pompei. Venti ore alla catastrofe (Mondadori, 2005), un giallo ambientato a Pompei in quel drammatico giorno del 79 d.C.
Ricordiamo infine i numerosi libri dell’inglese Lindsay Davis, ambientati all’epoca dell’imperatore Vespasiano e che hanno per protagonista lo squattrinato Marco Didio Falco: l’ultimo capitolo della serie, pubblicata da vari editori (Net, Tropea, Il Saggiatore), è Assassinio alle terme (Tropea, 2012).